Messaggio del 25 novembre 2004
Cari figli, in questo tempo vi invito tutti a pregare per le mie intenzioni.In modo particolare, figlioli, pregate per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio e non cercano Dio Salvatore.Siate voi, figlioli, le mie mani tese; con il vostro esempio avvicinateli al mio cuore e al cuore di mio Figlio. Dio vi ricompenserà con grazie e ogni benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 giugno 2009
Cari figli, gioite con me, convertitevi nella gioia e ringraziate Dio per il dono della mia presenza in mezzo a voi. Pregate che nei vostri cuori Dio sia al centro della vostra vita e testimoniate con la vostra vita, figlioli, affinchè ogni creatura possa sentire l’amore di Dio. Siate le mie mani tese per ogni creatura, affinchè ognuna si avvicini al Dio dell’amore. Io vi benedico con la materna benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 novembre 2009
Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito tutti a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Preparatevi con gioia alla venuta di Gesù. Figlioli, siano i vostri cuori puri e accoglienti affinchè l’amore e il calore comincino a scorrere attraverso di voi in ogni cuore che è lontano dal Suo amore. Figlioli, siate le mie mani tese, mani d’amore per tutti coloro che si sono persi, che non hanno più fede e speranza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Da quando la Vergine SS. ha dato grande efficacia al Rosario,

non c'è problema né materiale né spirituale che non si possa risolvere con il S.Rosario e con i nostri sacrifici.
..E' l'arma più potente con cui possiamo difenderci in battaglia
Suor Lucia, veggente di Fatima

festa

giovedì 9 settembre 2010

TESTIMONIANZA: VIAGGIO MISSIONARIO GUATEMALA - MESSICO


"Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate
e portiate frutto e il vostro frutto rimanga..." Giov 15.16




















Molte persone mi hanno chiesto di fare una testimonianza sul mio breve
viaggio in missione...Beh è dura riuscire ad esprimere a parole ciò che gli
occhi hanno visto, che il cuore ha sentito e che le mani hanno toccato..
nonostante questo, ci provo!



Chi mi conosce bene sa che questo era un sogno che avevo sin da bambina. Lo
sa bene mio papà per le continue discussioni, quando ancora minorenne volevo
già partire per andare lontano, lo sa anche la mia catechista Giovanna:
l'unico metodo che poteva attuare per per far star zitta e ferma quella
bambina troppo vivace era raccontarle di qualcuno che era partito verso
paesi lontani o portarle un sacerdote missionario del Giappone...



Voglio scrivere questo mio racconto in modo sincero, non voglio che la gente
pensi a esperienze di questo tipo in modo superficiale. La missione non è un
viaggio semplice e nemmeno fatto per sentirsi degli eroi che vanno a
risolvere i problemi dei poveri. La missione è invece dura e capace di
spiazzarti: tu arrivi in un posto lontano e davanti a te trovi si persone
povere di cose materiali, ma spesso più ricche di te di fede, accoglienza,
calore, affetto, gratitudine.. ed ecco che subito, in partenza capisci che
non sei tu l'eroe che va ad aiutarli ma piuttosto sei colui che ha molto da
imparare da loro.Allora inizi a capire che devi ricominciare tutto da capo,
le idee e i propositi che ti sei fatta devono essere modificati, ma come?
Vivendo ogni giorno, ogni singolo attimo..senza aspettarsi nulla, a cuore
aperto.


"Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua". Luca 9.23

cucina
tortillas










































E' durissimo per noi italiani adattarci al loro modo di vivere. Quelle che
loro chiamano case per noi sono baracche. Non esiste il pavimento, il muro,
i mobili, il bagno, l'acqua corrente e la luce. La casa è costantemente
piena di ragni, scarafaggi, vespe, galline, capre...ecc. Tutti
vivono insieme!!! Per potersi lavare e fare il bucato, le famiglie devono
recarsi al fiume più vicino. A colazione ti offrono tortillas, fagioli,
tamal (cibo simile alla nostra polenta con pezzi di carne avvolti tra le
foglie di banana). E lo stesso menu' si ripete a pranzo e a cena con l'
aggiunta di ogni tipo di frutto e di radice (li ho assaggiati tutti...!).
Siamo stati ogni giorno a pranzo dalle famiglie che nonostante la forte
povertà ci tenevano a dividere il pasto con noi che di solito era composto
da riso e pollo. La donna che cucinava non sedeva mai al tavolo con noi e
questo mi colpiva molto. Ogni volta chiedevo il perchè, la risposta era
sempre diversa ma ho poi capito che lei stava in piedi per servirci,
diventava la nostra "serva", il nostro Gesù che desiderava lavarci i piedi..
Loro sì che il Vangelo lo fanno diventare vita!

"Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.." Luca 2,6-7

Percorrevamo ogni giorno, per ore, su un carro la selva. Era incantevole lo
spettacolo di decine di farfalle variopinte da bellissimi e fortissimi
colori (in Italia non le abbiamo cosi' belle) che pareva ci danzassero
davanti. Oppure amavo leggere tra i monti scritto in grande con massi di
pietra: CRISTO REGNA, CRISTO SALVA!! Mi si spalancava il cuore dalla gioia.

Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia salmeggi. (Giac. 5.13)

In questi villaggi nascosti in mezzo alla selva abbiamo fatto diversi
incontri. Alcuni gioiosi: come dimenticare i bambini che dopo aver passato
un pomeriggio a giocare insieme mi si attaccavano alle braccia ripetendomi
continuamente "Non te ne andare, resta con noi Tere". Vi posso assicurare
che un pezzo del mio cuore è rimasto lì in Mexico.


Alcuni incontri invece furono strazianti per il mio cuore: subito mi ritorna
in mente la visita fatta ad un padre di famiglia affetto da epatite. Lo
rivedo davanti ai miei occhi sdraiato su quegli assi di legno con i vesitini
dei suoi 8 figli come cuscino.Giallo in volto, con la bava che gli scendeva
dalla bocca e il corpo scheletrico. La moglie lo guardava impotente,
cosciente del fatto che l'ospedale più vicino stava a 3 ore di macchina e
lei non possedendone una non avrebbe mai potuto portarlo fin là.

Ricordo anche quell'anziana signora che da tre mesi conviveva con il dolore
di un braccio rotto ormai diventato molto gonfio e non poteva procurarsi
alcun medicinale. Qui i medicinali sono molto cari... la gente non se li può
permettere... e gli ospedali sono pochi e difficili da raggiungere. Lo
sappiamo bene io e i miei compagni che a causa di infezioni intestinali e
febbre alta abbiamo dovuto fare 3 ore di macchina per poterne raggiungere
uno.



Purtroppo non c'è solo la povertà materiale ma anche quella spirituale: non
mancano, soprattutto nelle famiglie non cristiane, problemi come l'alcool e
i maltrattamenti verso donne e bambini.

Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. (Mat 19,29)

I cristiani li sono molto credenti e per partecipare alla Santa Messa attendono
il sacerdote per 4/ 5 ore in chiesa. Noi eravamo sbalorditi da questo, ma
una donna anziana ci ha spiegato che era bello attendere perchè avevano
capito l'importanza del sacramento che dovevano ricevere: l' Eucarestia.

Dopo ogni incontro comunitario non mancava mai un ringraziamento a Dio per noi missionari, per loro, per ciò
che hanno e perchè non erano stati dimenticati. Che Fede!!!

Abbiamo visitato 3 parrocchie e tutte e tre alla domanda "Come possiamo
aiutarvi?" Rispondevano: "Aiutateci a costruire una chiesa nuova, degna di
essere chiesa". Questo ci lasciava senza parole, loro che vivevano in
condizioni per noi inimmaginabili desideravano per loro una chiesa nuova.
Notavamo che davvero Gesù era al primo posto nella loro vita, nel loro cuore
e nella loro mente.


Tante cose vorrei raccontarvi ma temo di dilungarmi troppo e di annoiarvi.

Un' ultima cosa ve la voglio raccontare. Dopo Medjugorje e Lourdes sono
stata a Nostra Signora di Guadalupe. Che splendore!!! Gli indigeni hanno
danzato varie volte durante la S.Messa e guardando loro riuscivo ad
immaginarmi la felicità di Gesù vedendoli partecipare al Suo Banchetto in
quel modo così gioioso.


Ancora sto elaborando il vissuto di questo viaggio, le sensazioni, i
sentimenti e i desideri sono stati molti. Questo non è che un assaggio...
spero basti per farvene un' idea. Ora vorrei trovare un modo concreto per
aiutarli perchè credetemi ci sono volti che ho fortemente impressi nella
mente e che ogni volta che chiudo gli occhi sembra mi supplichino "Ti prego
aiutaci"...

"Siate le mie mani tese" ha detto in un messaggio la Madonna a Medjugorje e
io, oggi, voglio essere le Sue mani per quei popoli tanto sofferenti.


Messaggio del 25 novembre 2009
Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito tutti a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Preparatevi con gioia alla venuta di Gesù. Figlioli, siano i vostri cuori puri e accoglienti affinchè l’amore e il calore comincino a scorrere attraverso di voi in ogni cuore che è lontano dal Suo amore. Figlioli, siate le mie mani tese, mani d’amore per tutti coloro che si sono persi, che non hanno più fede e speranza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.



CHIUNQUE DESIDERI AIUTARE QUESTE PERSONE O ADOTTARE UN BAMBINO A DISTANZA CONTATTI:
Ancelle del Sacro Cuore di Gesù - sotto la protezione di S.Giuseppe - Via A. Murri, 74 - 40137 Bologna (BO) - Tel. 051 6236790 - Fax 051 5872720 - amministrazione@scuolesangiuseppe.net