Messaggio del 25 novembre 2004
Cari figli, in questo tempo vi invito tutti a pregare per le mie intenzioni.In modo particolare, figlioli, pregate per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio e non cercano Dio Salvatore.Siate voi, figlioli, le mie mani tese; con il vostro esempio avvicinateli al mio cuore e al cuore di mio Figlio. Dio vi ricompenserà con grazie e ogni benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 giugno 2009
Cari figli, gioite con me, convertitevi nella gioia e ringraziate Dio per il dono della mia presenza in mezzo a voi. Pregate che nei vostri cuori Dio sia al centro della vostra vita e testimoniate con la vostra vita, figlioli, affinchè ogni creatura possa sentire l’amore di Dio. Siate le mie mani tese per ogni creatura, affinchè ognuna si avvicini al Dio dell’amore. Io vi benedico con la materna benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 novembre 2009
Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito tutti a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Preparatevi con gioia alla venuta di Gesù. Figlioli, siano i vostri cuori puri e accoglienti affinchè l’amore e il calore comincino a scorrere attraverso di voi in ogni cuore che è lontano dal Suo amore. Figlioli, siate le mie mani tese, mani d’amore per tutti coloro che si sono persi, che non hanno più fede e speranza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Da quando la Vergine SS. ha dato grande efficacia al Rosario,

non c'è problema né materiale né spirituale che non si possa risolvere con il S.Rosario e con i nostri sacrifici.
..E' l'arma più potente con cui possiamo difenderci in battaglia
Suor Lucia, veggente di Fatima

festa

sabato 23 febbraio 2013

LIBERARE LE ANIME DEL PURGATORIO

TI ADORO O CROCE SANTA




Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che èil mio Signore. Amen.




(Recitata 33 volte il Venerdì Santo, libera 33 Anime del Purgatorio.

Recitata 50 volte ogni venerdì, ne libera 5.

Venne confermata dai Papi Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI).
Da: Il libro delle Novene - Ed. Ancilla
Il 9 febbraio, la veggente Mirjana si trovava in Italia, nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Trieste. Durante la sua testimonianza ha dichiarato: “Come sorella, vi prego – perché so tutto quello che la Madonna ci prepara – amate ! Amate i vostri sacerdoti ! Aiutateli, pregate per loro, soprattutto per il nostro Santo Padre ! Per lui soprattutto che, nel tempo che stiamo vivendo, ha molto bisogno del vostro aiuto, del nostro aiuto, delle nostre preghiere, del nostro amore e non dei nostri giudizi ! Perché se domani ti trovassi davanti a Dio e Lui ti domandasse: “Come hai potuto giudicare? Chi sei tu?” Cosa Gli risponderesti? Per questo, come sorella, vi prego di domandare a Dio il dono dell’amore! Quando hai il dono dell’amore, non giudichi mai, non critichi mai, perché in ogni persona vedi Gesù e trovi sempre una giustificazione. Anche quando ti viene fatto del male, tu giustifica, trova una scusante, perché per te, nella tua vita, Dio è al primo posto. Il resto passa, solo Dio rimane… Siamo sicuri di una sola cosa: che ci troveremo tutti davanti a Dio, e là, alzeremo la testa o la abbasseremo?! Vi prego, pregate anche per noi, i veggenti, perché possiamo sempre fare tutto quello che Dio vuole da noi, ma in modo giusto, perché è facile sbagliarsi. Io pregherò per voi con tutto il mio cuore.”
(a questo incontro di preghiera era presente l’Arcivescovo di Trieste Mons.Crepaldi).
Mirjana ha ricevuto i 10 segreti come Ivanka e Jakov. Perciò lei conosce una gran parte dell’avvenire del mondo, questo dà un peso rimarchevole alle sue parole.

Una bella iniziativa!

La nostra amica Benedetta Foà, milanese, diplomata in psicologia clinica, organizza a Medjugorje, dal 1 al15 settembre 2013 un seminario di guarigione per le donne che hanno vissuto un aborto. Padre Danko, francescano della parrocchia, ha benedetto l’iniziativa. Per info vedi www.benedettafoa.it o scrivi a info@benedettafoa.it .

sabato 2 febbraio 2013

Aiuta Radio Mater e la costruzione della Casa di Maria

Carissimi, chi conosce Radio Mater e don Mario sà quanto bene fa questa radio Santa, voluta da Maria.
Ora si è presentata la necessità di acquistare una nuova cappellina, perchè costretti a lasciare quella attuale.
Radio Mater vive della vostra provvidenza, AIUTIAMOLI!


giovedì 6 dicembre 2012

LA POTENZA DEL S. ROSARIO

Pregare con il Rosario
(da "I Quaderni del 1945-50", 8 maggio 1947, di Maria Valtorta)

Dice Maria Ss. di Fatima
«Ti ho dato la vista intellettiva di ciò che è un Rosario ben detto: pioggia di rose sul mondo. Ad ogni Ave che un'anima amante dice con amore e con fede io lascio cadere una grazia. Dove? Da per tutto: sui giusti a farli più giusti, sui peccatori per ravvederli. Quante! Quante grazie piovono per le Ave del Rosario! Rose bianche, rosse, oro.
Rose bianche dei misteri gaudiosi, rosse dei dolorosi, d'oro dei gloriosi. Tutte rose potenti di grazie per i meriti del mio Gesù. Perché sono i suoi meriti infiniti che dànno valore a ogni orazione. Tutto è e avviene, di ciò che è buono e santo, per Lui. Io spargo, ma Egli avvalora. Oh! Benedetto mio Bambino e Signore!
Vi do le rose candide dei meriti grandissimi della perfetta, perché divina - e perfetta perché volontariamente voluta conservare tale dall'Uomo - Innocenza di mio Figlio. Vi do le rose porpuree degli infiniti meriti della Sofferenza di mio Figlio, così volonterosamente consumata per voi. Vi do le rose d'oro della sua perfettissima Carità. Tutto di mio Figlio vi do, e tutto di mio Figlio vi santifica e salva. Oh! io sono nulla, io scompaio nel suo fulgore, io compio solo il gesto di dare, ma Egli, Egli solo è l'inesauribile fonte di tutte le grazie!».

martedì 7 febbraio 2012

Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la Quaresima 2012

«Prestiamo attenzione gli uni agli altri,per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone» (Eb10,24)

Fratelli e sorelle,la Quaresima ci offre ancora una volta l'opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la carità. Infatti questo è un tempo propizio affinché, con l'aiuto della Parola di Dio e dei Sacramenti, rinnoviamo il nostro cammino di fede, sia personale che comunitario. E' un percorso segnato dalla preghiera e dalla condivisione, dal silenzio e dal digiuno, in attesa di vivere la gioia pasquale.Quest’anno desidero proporre alcuni pensieri alla luce di un breve testo biblico tratto dalla Lettera agli Ebrei: «Prestiamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone» (10,24). E’ una frase inserita in una pericope dove lo scrittore sacro esorta a confidare in Gesù Cristo come sommo sacerdote, che ci ha ottenuto il perdono e l'accesso a Dio. Il frutto dell'accoglienza di Cristo è una vita dispiegata secondo le tre virtù teologali: si tratta di accostarsi al Signore «con cuore sincero nella pienezza della fede» (v. 22), di mantenere salda «la professione della nostra speranza» (v. 23) nell'attenzione costante ad esercitare insieme ai fratelli «la carità e le opere buone» (v. 24). Si afferma pure che per sostenere questa condotta evangelica è importante partecipare agli incontri liturgici e di preghiera della comunità, guardando alla meta escatologica: la comunione piena in Dio (v. 25). Mi soffermo sul versetto 24, che, in poche battute, offre un insegnamento prezioso e sempre attuale su tre aspetti della vita cristiana: l'attenzione all'altro, la reciprocità e la santità personale. 1. “Prestiamo attenzione”: la responsabilità verso il fratello.Il primo elemento è l'invito a «fare attenzione»: il verbo greco usato è katanoein, che significa osservare bene, essere attenti, guardare con consapevolezza, accorgersi di una realtà. Lo troviamo nel Vangelo, quando Gesù invita i discepoli a «osservare» gli uccelli del cielo, che pur senza affannarsi sono oggetto della sollecita e premurosa Provvidenza divina (cfr Lc 12,24), e a «rendersi conto» della trave che c’è nel proprio occhio prima di guardare alla pagliuzza nell'occhio del fratello (cfr Lc 6,41). Lo troviamo anche in un altro passo della stessa Lettera agli Ebrei, come invito a «prestare attenzione a Gesù» (3,1), l'apostolo e sommo sacerdote della nostra fede.

giovedì 19 gennaio 2012

INTERVISTA CON MELID (DEMONIO IMPURO) Don Giuseppe Tomaselli

Sua Eminenza, il Cardinale CORRADO URSI, Arcivescovo di Napoli ha dato il suo giudizio sul presente libretto: E’ uno scritto che non contiene errori. E’ interessante. Si diffonda che farà tanto bene. Napoli, 24. 5. 84
 
INTRODUZIONE
Il Sommo Pontefice Paolo VI, in uno dei suoi illuminanti discorsi, il 15 novembre 1972, accennò al demonio ed al male che esso produce nel mondo. Contro il detto Papa ci fu una levata di scudi, certamente da parte di ignoranti e degli irreligiosi: ma ancora la Chiesa parla del demonio? Ancora si crede a certe dicerie dei secoli scorsi? Il demonio, come persona non esiste; è la semplice personificazione ideale del male in genere.
E’ in circolazione un libretto, dal titolo “Interviste col maligno”. Ho pensato che potrei scrivere anch’io un libretto sul delicato argomento, in quanto da cinquant’anni in qua (1934 – 1984) ho esercitato il compito di esorcista ed anzi ho avuto non poche volte l’occasione di vedere il demonio, in forma umana, di lottare direttamente con lui, anzi di essere stato preso più volte per il collo e maltrattato. Ho potuto studiarlo, come si vedrò in questo scritto, nelle varie manifestazioni. Inoltre sono stato e sono Direttore Spirituale di anime mistiche, le quali sogliono essere bersaglio diretto e terribile del demonio in persona e come Direttore di tali anime ho potuto constatare fatti, che sembrerebbero inimmaginabili, eppure io sono stato testimonio per decine e decine di volte. Per svolgere il tema ho dovuto impostare l’intervista in forma ideale, né potrebbe farsi diversamente; però quanto si verrà esponendo corrisponde ai detti ed ai fatti, di cui io sono stato testimonio oculare, auricolare e parte direttamente interessata.
 
MELID
-         Melid, intratteniamoci in conversazione, per fare un’intervista.
-         So per studio e per esperienza che tu operi sempre per il male, poiché sei confermato nel male e non puoi volere altro che il male. Ma so anche che pur volendo sempre il male, indirettamente, contro tua voglia, per disposizione divina puoi cooperare al bene, così avviene che tante volte tenti al male e chi vince le tue tentazioni si arricchisce di meriti eterni.
-         Quest’intervista potrà operare molto bene, ed io prego Dio che ti costringa a rispondere ai quesiti che ti presento.