Messaggio del 25 novembre 2004
Cari figli, in questo tempo vi invito tutti a pregare per le mie intenzioni.In modo particolare, figlioli, pregate per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio e non cercano Dio Salvatore.Siate voi, figlioli, le mie mani tese; con il vostro esempio avvicinateli al mio cuore e al cuore di mio Figlio. Dio vi ricompenserà con grazie e ogni benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 giugno 2009
Cari figli, gioite con me, convertitevi nella gioia e ringraziate Dio per il dono della mia presenza in mezzo a voi. Pregate che nei vostri cuori Dio sia al centro della vostra vita e testimoniate con la vostra vita, figlioli, affinchè ogni creatura possa sentire l’amore di Dio. Siate le mie mani tese per ogni creatura, affinchè ognuna si avvicini al Dio dell’amore. Io vi benedico con la materna benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 novembre 2009
Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito tutti a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Preparatevi con gioia alla venuta di Gesù. Figlioli, siano i vostri cuori puri e accoglienti affinchè l’amore e il calore comincino a scorrere attraverso di voi in ogni cuore che è lontano dal Suo amore. Figlioli, siate le mie mani tese, mani d’amore per tutti coloro che si sono persi, che non hanno più fede e speranza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Da quando la Vergine SS. ha dato grande efficacia al Rosario,

non c'è problema né materiale né spirituale che non si possa risolvere con il S.Rosario e con i nostri sacrifici.
..E' l'arma più potente con cui possiamo difenderci in battaglia
Suor Lucia, veggente di Fatima

festa

giovedì 30 giugno 2011

Posso sposare un non-credente? (Parte prima)

Messaggio del 24 febbraio 1983 (Messaggio straordinario)
A una veggente che le chiede consigli per una sua amica cattolica che vorrebbe sposare un ortodosso, la Madonna risponde: «Tutti siete figli miei, ma è meglio che lei non sposi quell’uomo poiché poi potrebbe avere molto da soffrire insieme ai suoi figli. Difficilmente infatti potrà vivere e seguire il suo cammino di fede».

Don Gabriele Amorth racconta spesso questo aneddoto: a volte accadeva che una brava ragazza cattolica parlava con Padre Pio del suo fidanzato e di un eventuale matrimonio. Lei faceva un elenco delle virtù di lui: è buono, onesto, lavoratore, rispetta i genitori e le autorità, non ha vizi ecc. ecc.; il santo di Pietralcina la lasciava parlare poi le chiedeva: "Si, ma a Messa ci va, frequenta la Chiesa, i sacramenti?" e la ragazza:"Eh, no, a Messa no, però per il resto è come ho detto un bravissimo ragazzo..." E Padre Pio inflessibile: "Lascialo! come vuoi costruire una vera famiglia cristiana con uno che non va in chiesa?!"
Il santo di Pietralcina come si vede era immune dal virus del buonismo ...Che dire? "Esagerazioni" di santi o un esempio attuale, da meditare anche (e anzi soprattutto) oggi?


La voce di PADRE PIO:
Il signor Carlo Z. aveva incontrato Padre Pio fin da giovane. Innamoratosi poi di una ragazza, in confessione così si confida col Padre: «Padre, ho una ragazza... ma non va troppo in chiesa». Risposta: «Lasciala!». «Padre, io le voglio bene». «Lasciala! Per il tuo bene». «Ma Padre, lei lo sa cosa vuol dire voler bene a una persona?». «Figliolo, amor con amor si paga. Non è male volersi bene, anzi è Gesù che ce lo insegna. Trovatene una santa che ce ne sta ancora». «Se me la mandate voi, Padre». Va a casa e decide ad ascoltare Padre Pio. Dopo un po' di tempo viene a conoscere una ragazza veramente praticante.
Dopo qualche anno, Padre Pio accetta di sposare Carlo Z. con questa ragazza e celebra il sacramento. Tutti conosciamo la formula del rito. Il celebrante domanda dapprima allo sposo se è contento di ricevere in matrimonio lei, poi ripete la domanda alla sposa. Qui il caso diventa singolare. Il Padre fa la domanda di rito e lei risponde «Sì». Il Padre allora la ferma e le dice: «Devi rispondere: sì, lo voglio». E di nuovo ripete la domanda; lei, emozionata, risponde ancora: «Sì». E il Padre ancora le ripete che deve dire: «Sì, lo voglio». Finalmente, alla terza volta, Licia risponde: «Sì, lo voglio». Ebbene, la famiglia, così benedetta, conta ben 14 figli, tutti vivi, sani e gloria di Carlo e Licia. E che dire, se si aggiunge che dopo il primo figlio i medici avevano diagnosticato a Licia, donna fragile e sottile, che doveva evitare ulteriori maternità?

Un giovane, nativo di Rovigo, di circa 25 anni, orfano di padre e con la madre miracolata da Padre Pio, decide di sposarsi, ne parla con la madre che lo consigla di avvicinare prima Padre Pio e di consigliarsi sulla ragazza. Scese allora da Padre Pio, si confessò, presentò la foto della ragazza e si sentì dire: «Questa non fa per te». Risposta amara da digerire. Con fatica la lascia e successivamente parla a sua madre di una seconda ragazza, «conosciuta in chiesa», iscritta all'associazione cattolica. La madre ancora lo convince a ritornare da Padre Pio. Dapprima resiste ma poi va e Padre Pio ripete la prima sentenza. Il giovane è sconvolto: «Allora, Padre, se mi devo fare frate, me lo dica subito». «No, la tua famiglia te la formerai».
Come proseguirono le sue vicende? La prima fidanzata, due anni dopo, morì. La seconda si sposò, ma poi disfece la sua famiglia. Lui, con una terza ragazza, formò la propria famiglia allietata da soddisfazioni, lavoro e dalla nascita di diversi figli.
Talvolta il Padre, ai fidanzati, svelava ciò che il suo occhio spirituale vedeva in Dio, oppure si limitava a dare indicazioni. Cercava sempre di coscientizzarli sulla vocazione alla famiglia, mentre oggi solitamente si punta di più all'amore umano.


Nessun commento:

Posta un commento