Messaggio del 25 novembre 2004
Cari figli, in questo tempo vi invito tutti a pregare per le mie intenzioni.In modo particolare, figlioli, pregate per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio e non cercano Dio Salvatore.Siate voi, figlioli, le mie mani tese; con il vostro esempio avvicinateli al mio cuore e al cuore di mio Figlio. Dio vi ricompenserà con grazie e ogni benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 giugno 2009
Cari figli, gioite con me, convertitevi nella gioia e ringraziate Dio per il dono della mia presenza in mezzo a voi. Pregate che nei vostri cuori Dio sia al centro della vostra vita e testimoniate con la vostra vita, figlioli, affinchè ogni creatura possa sentire l’amore di Dio. Siate le mie mani tese per ogni creatura, affinchè ognuna si avvicini al Dio dell’amore. Io vi benedico con la materna benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 novembre 2009
Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito tutti a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Preparatevi con gioia alla venuta di Gesù. Figlioli, siano i vostri cuori puri e accoglienti affinchè l’amore e il calore comincino a scorrere attraverso di voi in ogni cuore che è lontano dal Suo amore. Figlioli, siate le mie mani tese, mani d’amore per tutti coloro che si sono persi, che non hanno più fede e speranza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Da quando la Vergine SS. ha dato grande efficacia al Rosario,

non c'è problema né materiale né spirituale che non si possa risolvere con il S.Rosario e con i nostri sacrifici.
..E' l'arma più potente con cui possiamo difenderci in battaglia
Suor Lucia, veggente di Fatima

festa

martedì 15 marzo 2011

COMPRIAMO UN MONASTERO! NON SIAMO MATTI: COMPRIAMO UN MONASTERO! Don Beppino(con don Savino)

"Sì, perché no! Intanto non costa niente" potreste risponderci scherzando.
Ma noi parliamo seriamente come quando uno di noi due, in questo caso don Savino, alcuni anni fa parlava seriamente nel proporre un allevamento di polli in Marocco.
E l'allevamento è stato costruito a furia di vendere migliaia di adesivi di pulcini gialli nelle scuole e ovunque il don trovava una persona disposta ad ascoltarlo.

Ma serviva anche un trattore, e il trattore nuovo fiammante di 15 cavalli è ancora là a fare il suo servizio, grazie soprattutto alla generosità della ditta di Treviglio che lo regalò.
La vita delle comunità cristiane è ricchissima di questi esempi. Chi non ha aiutato un missionario(e don Beppino ha fatto 27 anni in missione!) a comprarsi la jeep, a costruire una scuola, a scavare un pozzo, a impiantare un piccolo ospedale da campo, ad aver gli attrezzi necessari per insegnare a lavorare nelle varie attività artigianali e agricole?
L'Antonia, contadina analfabeta della Valle Imagna, costruì un allevamento in Ruanda con scuola annessa per centinaia di ragazzi del circondario, e ogni anno la medaglia d'oro per il toro più bello era sua. L'Enrica portava i medici a fare le vacanze in Burundi, in Ruanda, in Mali a curare(e guarire) i bambini, abbandonati dalle famiglie perché sembravano storpi o malformati, raccolti dalla carità dei missionari.
Maria ha da poco terminato la realizzazione di una scuola di ottica in Malawi. Come loro, tantissime altre persone agiscono nell'anonimato - in loco e nelle nostre comunità - per fortificare la propria fede con la realizzazione di mini progetti suggeriti dall'esigenza e dall'adesione al comandamento di amare il prossimo come se stessi!
Così, tante piccole gocce, nel silenzio e nel nascondimento, dimostrano coi fatti di essere sempre capaci a riempire il bicchiere della generosità, troppo spesso vuoto sulla tavola dell'umanità bisognosa e sofferente.
La medesima forza e la stessa perseveranza, per una volta, vogliamo indirizzarle a compiere un'opera che darà gloria a Dio e sicuramente avvantaggerà tanti fratelli "poveri" ma usi a vivere nell'abbondanza.
La vita frenetica di oggi spinge a desiderare momenti di riposo, di silenzio, di riflessione per riprendere il coraggio necessario a camminare liberi sulle strade del bene e della verità. Serve anche la bellezza per contemplare le glorie del Creatore. Quale posto migliore di un monastero? Dove assaporare lo spirito del passato per dare senso al presente e speranza al futuro?
ALLORA, COMPRIAMO UN MONASTERO!!!
Vi assicuriamo che, io don Beppino e don Savino, non siamo assolutamente matti.
Il monastero in vendita si trova in Toscana, a Buggiano Castello per l'esattezza, a pochi chilometri da Montecatini Terme.
In questo piccolissimo borgo medioevale è incastonato, dal 1200, il monastero tanto caro a san Bernardino da Siena( 1380-1444) e che noi (ci state, vero?) vogliamo comprare.
Per farne che cosa? Per entrarci dentro e per offrire la possibilità, a quanti lo desiderano, di respirare finalmente un po' di eternità!
Perché proprio questo monastero? L'Italia è piena di case religiose, caserme(fiorenti monasteri prima della "visita" di Napoleone) e monasteri abbandonati. Noi( i soliti due che non sono matti) vogliamo questo monastero perché è in pericolo. Sì, proprio in pericolo! La sua ristrutturazione è da poco terminata ed è già in vendita. Cosa diventerà? Un albergo, una casa di riposo o cadrà in mano (il pericolo c'è già) a qualche setta orientatela vicina Pomaia non basta più) o a ricchissimi imam per trasformarlo in una scuola coranica? Siamo facili profeti nel dire che - data la scarsità di vocazioni religiose - questo monastero, anche se rimesso a nuovo, certamente non ritornerà più ad essere un luogo di preghiera e di studio per la santificazione delle anime, a meno che... A MENO CHE un profondo senso di tristezza, oppure l'amore per la nostra storia, il desiderio di testimoniare pubblicamente la nostra fede - vero patrimonio "unitario" per l'Italia e per l'Europa - non ci spinga tutti insieme(ci state vero?) a comprarlo con la modica cifra di 100 euro a testa! Sì, avete letto bene: 100 EURO. Che è poi l'equivalente dell'offerta in una giornata per le missioni.
Pensavate forse che le opere ricordate prima costassero appena 100 euro? Noi siamo in tanti. Allora, dimostriamo anche noi che siamo in tanti a voler costruire "luoghi per la fede", a voler guardare in alto per cercare Dio e servirlo nei fratelli, a voler seguire la Chiesa nel suo magistero.
"Bisogna ammettere realisticamente e con profonda e sofferta sensibilità - diceva Giovanni Paolo II parlando ai sacerdoti il 6 febbraio 1981 - che i cristiani oggi in gran parte si sentono smarriti, confusi, perplessi e perfino delusi; si sono sparse a piena mani idee contrastanti con la Verità rivelata e da sempre insegnata; si sono propalate vere e proprie eresie, in campo dogmatico e morale, creando dubbi, confusioni, ribellioni; si è manomessa anche la Liturgia; immersi nel "relativismo" intellettuale e morale e perciò nel permissivismo, i cristiani sono tentati dall'ateismo, dall'agnosticismo, dall'illuminismo vagamente moralistico, da un cristianesimo sociologico, senza dogmi definiti e senza morale oggettiva".
EBBENE NOI VOGLIAMO USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE DI CONFUSIONE E DI DUBBIO DENUNCIATA DAL PAPA DI VENERABILE MEMORIA.
Infatti, dopo il Concilio Vaticano II, "i Padri conciliari si aspettavano una nuova unità cattolica e si è invece andati incontro a un dissenso che - per usare le parole di Paolo VI - è sembrato passare dall'autocritica all'autodistruzione.
Ci si aspettava un nuovo entusiasmo e si è invece finiti troppo spesso nella noia e nello scoraggiamento. Ci si aspettava un balzo in avanti e ci si è invece trovati di fronte a un processo progressivo di decadenza...Va affermato a chiare lettere che una reale riforma della Chiesa presuppone un inequivocabile abbandono delle vie sbagliate che hanno portato a conseguenze indiscutibilmente negative"(Vittorio Messori a colloqui con il cardinale Joseph Ratzinger in "Rapporto sulla fede", Edizioni Paoline 1985, pag. 27)
Per questi motivi - ma soprattutto desiderosi di partecipare ad una nuova evangelizzazione(fatta anche di segni, miracoli e prodigi promessi da Gesù a coloro che crederanno); desiderosi anche di un nuovo slancio missionario della Chiesa più volte auspicato da Benedetto XVI - noi due(don Beppino e don Savino, e non siamo matti) ci impegniamo a comprare un monastero insieme a tanti fratelli e sorelle nella fede che aderiranno a questa iniziativa nata sotto la protezione della Madonna Regina della pace e Madre della Chiesa.
Impresa impossibile? Non ditemi che 100 euro a testa è un'impresa impossibile. Avete forse dimenticato i prezzi dell'ultimo cenone di Capodanno?
Niente è impossibile quando si vuole mettere in pratica soltanto la volontà di Dio, a gloria sua di suo Figlio Gesù che sapeva anche Lui di rischiare molto quando ha voluto incarnarsi nella nostra storia, nella nostra civiltà, esattamente partorita con tutto il sapere proprio nei monasteri...e dai monasteri, da questo monastero potrebbe essere rilanciata.
E dopo, che ne facciamo di un monastero? ALZIAMO I TACCHI DA DOVE SIAMO, CI SPOSTIAMO E ANDIAMO IN QUEL MONASTERO. SEMPLICE NO?
Abituati a pedalare, dopo aver inforcato una bici intanto incominciamo a comperare questo monastero prima che cada in mani losche.
E' logico che se qualcuno capisce la posta in gioco e vuole raddoppiare o moltiplicare l'offerta, faremo molto prima ad acquistarlo.
Lo Spirito Santo farà certamente il resto e lo farà molto bene!
Diventerà un monastero aperto a chiunque è in ricerca di Dio.
LO CHIAMEREMO 'PORTE APERTE!".

Nel frattempo, siccome è vero che"non si muove foglia che Dio non voglia", siccome noi siamo grandi amici di un vescovo emerito(per chi non capisce il "clericalese" è un vescovo in pensione) talmente pieno di zelo per le anime da considerare questa penisola italiana sua diocesi virtuale, che certamente ci darà una mano.
Resta inteso che il nome dei donatori resterà conservato sempre all'interno dell'altare di quel monastero dove ogni giorno sarà celebrata l'Eucaristia per quanti ci hanno dato una mano.
Ed i donatori avranno su tutti la priorità per infilarsi attraverso le "PORTE APERTE" di questo monastero alla ricerca di Dio.
AMICI: CAPITE BENE L'IMPORTANZA DELL'AFFARE E L'URGENZA DI NON LASCIARCI SCAPPARE QUESTO MONASTERO.

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